Carmela è una quindicenne che vive alla periferia di Napoli. Ingabbiata in una vita che le promette soltanto un futuro incerto, percepisce la sua adolescenza come una prigionia, costretta a vivere da reclusa dalla madre, Maria, che la obbliga a spacciare droga insieme al fratello maggiore, Ciro. Quando poi nel quartiere si scatenano le lotte tra i clan, Carmela è costretta a rimanere chiusa in casa, con le finestre ben sigillate, e a rinunciare a tutto, anche ad una delle cose che le piace fare di più, andare a scuola. Impotente di fronte alle circostanze che la traghettano verso un destino incerto, fatto di paure, di rinunce, di convivenza con la criminalità, Carmela cerca di evadere confidando tutto al suo migliore amico, il suo diario. La difficile realtà in cui vive la piccola protagonista, compromette lentamente la sua purezza e la sua innocenza, rendendola non solo complice ma anche schiava di quella realtà, l'unica che conosce, rassegnandosi ad essa.